Il vino Buontempo nasce dalla volontà di creare un vino con le caratteristiche note profumate di un bianco e la struttura di un rosso.

La scelta varietale è subito stata rivolta al Pinot nero, varietà che rispecchia entrambe queste caratteristiche.

Si è partiti da uve ben mature, ideali per la produzione del nostro Vignalet. E’ stata fatta una macerazione di dodici ore, dopo la quale abbiamo separato il mosto dalle bucce per proseguire con una vinificazione classica in bianco. Affinamento in acciaio e imbottigliamento a marzo hanno concluso la produzione.

Al naso si può apprezzare un bellissimo bouquet fruttato tipico del Pinot nero che ricorda il ribes ed il melograno. Anche al gusto risulta pieno, con eleganti tannini che lo rendono ben abbinabile anche a primi piatti e a piatti di pesce.

La volontà di legarci ancora di più al territorio ci ha portati alla scelta di un’etichetta particolare.

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L’illustrazione del vino BUONTEMPO è stata affidata al pittore trentino e alense Giuseppe Debiasi.

Nel suo disegno per l’etichetta del BUONTEMPO ha scelto di evocare attraverso la policromia dei tratti la nascita del vino, con i colori ed i sapori dell’uva alla vendemmia e le molteplici tinte combinate di profumi e sapori catturate dal vignaiolo nella bottiglia.

GIUSEPPE DEBIASI

Nato ad Ala in provincia di Trento, nel 1947 si è diplomato, in pittura, all'Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova.

 ‘Il quadro è metafora dell’esistenza’ dice Giuseppe Debiasi. Sicuramente la sua pittura espressionista non lascia mai indifferenti gli osservatori i quali, di fronte ai dipinti in cui prevale la forza vitale immediata, il gesto istintivo e veloce, il suo mettere a nudo l’anima, non possono non rimanere coinvolti emotivamente.

Il suo segno nasce da un impulso legato alla non premeditazione del gesto pittorico e dai movimenti eseguiti dall’artista nel momento che realizza l’opera, la quale si basa soprattutto sull’improvvisazione e sulla velocità di esecuzione. Il colore ha una consistenza materica tangibile e corporea, ha massa e spessore, in stretto rapporto con la storia della sua terra, ed in particolare di quella Natura della sua infanzia, intesa come fonte infinita di Vita e di Bellezza.

Dal 1982 espone in numerose gallerie, per la Cantina Endrizzi a San Michele all'Adige (TN); nel 1989 ha creato un ciclo di opere a tema intitolando l'esposizione 'Autunno', dando l'avvio alla manifestazione Cantine Aperte. Per questa cantina ha creato la linea di etichette ufficiali che sono state premiate a Londra come terze migliori etichette al mondo.

Nel 1991 Rossana Bossaglia lo ha segnalato, sulla rivista 'Arte' Mondadori, come uno dei cento migliori artisti italiani dell'anno. Ha esposto Roma per la "XI quadriennale" al Palazzo dei Congressi. Al Musèe d'Art Moderne a Strasburgo in Germania. All'ottava edizione della Biennale nazionale d'arte contemporanea di Piacenza. Ad Arte Sella a Borgo Valsugana. Ha esposto in Giappone ad Hiroshima. In Spagna al Centro d'arte Contemporanea di Girona.

Per il centenario della nascita di Fortunato Depero, ha dipinto un ciclo intitolato 'Omaggio a Depero', opere che rivisitano i periodi storici di Depero. I lavori sono stati presentati in diverse gallerie con delle mostre personali.

Ha esposto con personali in diverse città della Germania quali, Berlino, Monaco, Murnau, Hannover, nel 1996, assieme a Hermann Nitsch, Arnulf Rainer, James Brown, Bruno Ceccobelli, Mimmo Paladino, in una esposizione itinerante intitolata 'La dimora degli Dei - sacro e dintorni', la mostra si è svolta alla Casa Anselmi e alla Galleria Ponte Pietra di Verona e a Castel Ganda ad Appiano.

Nel 1998 la sua città natale. Ala, lo ha omaggiato con una grande esposizione dal titolo: ’Antologica’.

Nel 2006 pubblica il catalogo 'Il torrente ritrovato', il quale comprende una serie di opere che continuano la sua personale ricerca nell'infanzia e nelle proprie radici.

In seguito al suo viaggio in Giappone nel 2008 pubblica un catalogo che contiene i suoi disegni del ciclo 'Made in Japan' prodotti nell'estremo oriente.